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Il marmo è una roccia metamorfica apprezzata per la sua lucentezza e la resistenza nel tempo composta da carbonato di calcio e altre impurità come argilla, sabbia e ossido di ferro che ne determinano colore e caratteristiche. A seconda della tipologia queste impurità possono essere assenti o limitate al minimo rendendoli puri e adatti a molteplici usi, tra cui le sculture, colonne, statue, monumenti, templi, vasi rituali, corredi funerari e grazie a queste sue caratteristiche è stato il materiale prescelto sin dai tempi dei cicladi, degli egizi e degli antichi greci.

Tra i marmi di più antica estrazione troviamo il libeccio antico estratto nelle cave della Sicilia, che ritroviamo in luoghi di culto quali la Basilica di San Pietro a Roma, nel Duomo di Pisa, Lucca e Arezzo ed ancora nella cappella dei Medici a Firenze.

Nel territorio di Custonaci si ricava invece maggiormente il Perlato di Sicilia, appartenente alla tipologia di marmi bianchi, avente colore avorio chiaro arabescato marrone a tonalità più o meno chiare e macchie di calcite. Il Perlato veniva estratto già a partire dal 1500 e usato anticamente quasi esclusivamente per usi urbani e nelle case delle famiglie più benestanti, in seguito però è stato rivalutato come materiale pregiato per la realizzazione di sculture ed opere che ne esaltano la qualità ed è oggi esportato in tutto il mondo specialmente nella penisola arabica.